martedì 7 marzo 2017

Mare azzurro e vele rosa.

"Mare azzurro e vele rosa", con questo titolo uscirà a giorni su Geotema (rivista dell'Associazione Geografi Italiani) un articolo che cerca di ricostruire il ruolo delle navigatrici sportive nella trasformazione del mare da spazio esclusivamente maschile a spazio in cui anche le donne hanno il diritto di mostrare il loro valore. Sono un po' in anticipo, ma mi piace annunciarlo oggi 8 marzo. Ecco l'abstract: Decine di aforismi , di superstizioni e di luoghi comuni descrivono l’inadeguatezza delle donne in mare e la sfortuna che porterebbero a bordo delle navi. In realtà molti esempi, anche storici, di donne navigatrici mostrano come queste idee siano frutto di una costruzione sociale che determina , almeno idealmente, una netta divisione tra spazio terrestre dove si svolge la vita “normale”, in cui uomini e donne, pur con ruoli differenziati hanno diritto a convivere, e lo spazio marino in cui vigono regole diverse e in cui le donne non hanno diritto ad entrare. Questa visione dicotomica di spazi si sta lentamente allentando. I motivi di questo cambiamento sono molteplici, ma sicuramente un ruolo lo hanno avuto i successi sportivi che diverse donne hanno avuto nella competizione velica d’altura. Il seguente contributo vuole analizzare, sulla base delle autobiografie di queste atlete, come siano riuscite a scalfiggere il muro che separava idealmente le donne dal mare e quali difficoltà abbiano trovato in questo loro ruolo di avanguardia.

lunedì 20 febbraio 2017

Una randa nuova per Zazà

In vista dell'arrivo della primavera Zazà si fa bella, ecco la randa nuova fatta da Wsail, speriamo sia sempre gonfiata da buon vento.

giovedì 16 febbraio 2017

Dall'Indiano al Mediterraneo

Rientrato dalla Winter School di Magoodhoo (Maldive) lascio l'Oceano Indiano, dove purtroppo ho navigato solo come passeggero e solo su barche a motore, per tornare nel nostro Mediterraneo, nel frattempo le giornate si sono allungate e si respira un'anteprima di primavera. Zazà ci aspetta, in programma lunghe navigazioni, vento tra le vele e sale sulla pelle.

venerdì 27 gennaio 2017

E' l'anno dei record!

Giovedì 26 gennaio 2017 Francis Joyon e il suo equipaggio stellare hanno tagliato la linea del traguardo aggiudicandosi il Trophée Jules Verne, record di circumnavigazione del mondo a vela in equipaggio, in 40 giorni, 23 ore, 30 minuti e 30 secondi. Complimenti! Poco più della metà del tempo immaginato da Verne, ad una media inimmaginabile anche solo nel 1993 quando Bruno Peyron e il suo equipaggio conquistarono per la prima volta il record in poco più di 79 giorni e 6 ore!

giovedì 26 gennaio 2017

Rivista Geografica Italiana

E' stata pubblicata una recensione di Marina Marengo al mio libro: "L' ultimo spazio di libertà" sulla Rivista Geografica Italiana. Cerco di riprodurla qua sotto.

lunedì 23 gennaio 2017

74 giorni, 3 ore, 35 minuti, 46 secondi

Ecco il tempo record impiegato da Armel Le Cléac'h per concludere vittoriosamente la Vendée Globe 2016-17, che dire: "chapeau!". Mentre con il suo Banque Populaire tagliava il traguardo, seguito da vicino da un superbo Alex Thompson, il resto della flotta superstite, 16 concorrenti, era sparpagliato tra Atlantico Settentrionale, Atlantico Meridionale e Oceano Pacifico. Delle distanze enormi. Sicuramente i primi sono dei "mostri" di bravura, sicuramente i ritardatari dispongono di barche di un livello decisamente inferiore, sicuramente tra i diversi progetti ci sono differenze di budget abissali, sicuramente tra i 29 partecipanti vi è chi è partito per vincere, chi è partito per ben figurare e chi per l'avventura. In ogni caso vi aspettiamo tutti a "bon port" sani e salvi, in ogni caso meritate tutti un plauso: "bravo à tous!".

venerdì 13 gennaio 2017

49 giorni, 3 ore, 7 minuti e 38 secondi per il giro del mondo

Essendo in Bretagna non abbiamo perso l'occasione di andare a La Trinité sur Mer per l'arrivo al suo porto di armamento del trimarano ultime Sodebo e del suo skipper ed unico membro di equipaggio Thomas Coville reduce dalla conquista del record di circumnavigazione terrestre a vela in solitario. Circa duemila persone ad attenderlo e a festeggiarlo in una fredda mattina (per fortuna i commercianti del comune hanno offerto a tutti cioccolata calda e "vin chaud"!). Salito sul palco ha ringraziato gli sponsor che lo hanno sostenuto economicamente, tutta l'equipe e tutti quelli che lo hanno seguito e sostenuto da lontano. Quando il sindaco di La Trinité ha detto di essere orgoglioso perché il record apparteneva al comune gli ha tolto il microfono contraddicendolo affermando che il record appartiene a tutta l'umanità e in particolare ai bambini perché possano capire che i sogni si possono realizzare. Insomma un discorso che mi è piaciuto ed un'aria di festa purtroppo inimmaginabile in Italia per un evento velico. Un'ultima considerazione: guardate le foto del "mostro", francamente mi chiedo come si possa condurlo da soli per oltre 20.000 miglia.